La vita in campagna, lo racconta anche la celebre favola di Esopo, è sì fatta di impegno e sacrificio, ma anche di tranquillità, piccole cose e grandi soddisfazioni. Preparati con i prodotti genuini dell’alimentazione contadina, i piatti de La Camilla vi faranno per il tempo di un pranzo o di una cena dimenticare la stressante e frenetica vita di città.
L’alimentazione contadina: semplicità e salute
Se siete stufi delle frenetica e stressante città, volete cambiare tutto e cominciare una nuova vita in campagna, sappiate che quella del contadino è una vita faticosa e di sacrificio, ma anche ricca di soddisfazioni e lati positivi. Uno di questi riguarda senza dubbio l’alimentazione contadina, da sempre sinonimo di semplicità, ma anche di genuinità e salute. Offrendo prodotti coltivati secondo i principi della biodinamica e sempre attenta anche alla salute del suolo e dell’ambiente, l’azienda agricola La Camilla regala a tutti gli ospiti del ristorante la possibilità di gustare frutta e verdura di stagione, carni e formaggi provenienti da animali allevati con soli mangimi naturali e di riscoprire così il gusto autentico della tradizione contadina.
Quanto guadagna un contadino
Vi siete mai chiesti quanto guadagna un contadino? Domanda interessante, ma alla quale è difficile dare una risposta certa e precisa: come per ogni mestiere, anche in questo caso i guadagni cambiano infatti in base alle diverse soluzioni offerte dal mercato e, in generale, dalla vita in campagna. Proponendo anche prodotti a metro zero, l’azienda agricola La Camilla, che ha fatto della filiera corta un suo proprio ed irrinunciabile punto di forza, limita e circoscrive i diversi passaggi produttivi. Ciò ha permesso di contenere e ridurre i costi al consumo dei prodotti, garantendo in questo modo anche un prezzo più equo ai produttori e ai contadini.
Il topo di città e il topo di campagna: una favola per tutti
Elogiando i pregi della vita in campagna, nel VI secolo a.C., il filosofo Esopo scriveva l’ormai celebre favola intitolata “Il topo di città e il topo di campagna”. Due topi, uno di città e l’altro di campagna, avendo a lungo discusso sulle proprie condizioni, decisero, ognuno convinto che quella dell’altro fosse migliore, di scambiarsi vita. Se inizialmente le cose sembravano funzionare alla perfezione, in poco tempo il topo di campagna – seppur contento dell’abbondanza di cibo trovata in città – cominciò a rimpiangere la tranquillità della vita bucolica, fatta di piccole cose e grandi soddisfazioni. Al contrario, l’altro topo, trasferitosi in campagna, rimpiangeva le abbuffate di un tempo, i vizi e i lussi della vita metropolitana. I due topi decisero infine di tornare a fare ognuno la propria vita, regalando ai lettori della favola un’importante lezione.